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LUCA TESEI
neurobranding
IL NUOVO MODO DI FARE
brand
Inanzitutto facciamo un pò di chiarezza, che cos'è il Neurobranding?
Il Neurobranding è un ramo del Neuromarketing, che non sono i soliti trucchetti per far comoprare i consumatori, ma una vera e propria scienza.
Esistono due tipi di Neuromarketing, quello preventivo e quello scientifico (per intenderci, quello con l'high tracking).
svecchiamo il modo di fare branding e pubblicità
Ti sei mai chiesto come mai i payoff più famosi, come "just do it" della nike o "batte, forte, sempre" di unieuro siano di sole tre parole? È la regola del 3 che aiuta il consumatore alle memorizzazione.
Invece, l'effetto Von Restorff lo hai mai sentito?
È un bias cognitivo usato nella pubblicità e ti permette di distinguerti dalla concorrenza.
Nel neurobranding avviene un'analisi buyers, un'analisi delle emozioni ed un'analisi di come funziona il nostro cervello abbinato alla customer experience.
cosa ti rende accattivante?
STIMOLO
EMOZIONE
RAGIONE
ARCHETIPO
BIAS COGNITIVO
Se un’azienda vuole migliorare le interazioni con i propri consumatori, il punto di partenza è capire quali sono queste interazioni e dove si svolgono. Senza questa comprensione sarebbe impossibile misurare eventuali miglioramenti o addirittura vedere se le modifiche apportate a tali interazioni abbiano un effetto negativo, piuttosto che positivo.
Esistono diversi tipi di interazione:
Appropriata: quando il contesto soddisfa le esigenze del consumatore
Rilevante: l'interazione risulta utile, cioè fornisce delle buone indicazioni
Significativa: l'interazione risulta importante all'occhio del buyer
Accattivante: si crea un legame di desiderabilità, appagamento, gioia o soddisfazione con il cliente
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